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venerdì 22 marzo 2019

Archeotour - CcS 2018





Bellezza
😍😍😍

Difficoltà
💪💪


Singletrack


Portage













Data escursione: 28/12/2018





🚲Km: 43,49

↗Dislivello: 384 m

⌚Tempo totale: 6h 18m

⌚Tempo in movimento: 3h 41m

🔺Punto più alto: 271 m

🔻Punto più basso: 70 m

🔄Giro: ad anello.








Traccia ad anello (senso orario)
Punto di partenza: paese di Bauladu (OR).














Altimetria






Descrizione

In questa occasione, il CcS decide di lasciare da parte per una volta salite devastanti e singletrack pazzeschi, per dedicarsi all'esplorazione di alcuni siti archeologici della nostra amata Sardegna.
Il percorso è di lunghezza media (sui 43 km circa) ma senza difficoltà di rilievo (giusto qualche saliscendi o breve strappo: nessuna salita impegnativa per un Biker sufficientemente allenato). Definirla passeggiata forse è eccessivo ma di sicuro potrete godervi l'itinerario con la giusta dose di relax.
Le difficoltà tecniche si presenteranno nel momento in cui vorrete provare a raggiungere a piedi qualche Nuraghe posizionato in altura oppure immerso nei cespugli. Occhio ai guadi ed alle campagne da attraversare: in periodo di pioggia potrebbero riservare tratti acquitrinosi che costringerebbero a proseguire a piedi; noi abbiamo pedalato coi piedi zuppi per quasi tutto il tempo. Calze di ricambio potrebbero essere utili.

Il giro inizia dal paesino di Bauladu (OR), agevolmente raggiungibile da Cagliari percorrendo la SS131 direzione nord. Si procede inizialmente sulla vecchia SS131 (strada asfaltata oramai in disuso dove sarà raro incrociare delle auto), attraversando delle bellissime campagne e pedalando in pianura. Dopo pochi km intravediamo il Nuraghe Crabia: si raggiunge facilmente con una piccola deviazione sulla sinistra (km 4) che incrocia un ruscello (in periodo di piogge sarete costretti a passare sul ponticello e proseguire sul sentiero in salita a sinistra: dopo poche centinaia di metri arriverete al Nuraghe; in periodo di secca potrete attraversare il letto del fiume e continuare sulla strada più larga).
Il Nuraghe è molto bello e ben conservato, al di la delle nostre aspettative: come prima tappa siamo pienamente soddisfatti!
Dopo le consuete foto di rito, percorriamo il tratto sterrato e riprendiamo l'asfalto.
Al km 8 circa deviamo sulla strada sterrata a destra per effettuare un breve bastone che ci condurrà ad un attraversamento ferroviario prima e, dopo altre poche centinaia di metri ed una deviazione sulla destra, alle Tombe dei Giganti (situate a ridosso della ferrovia).
Ripreso l'asfalto, al km 12 circa svoltiamo sulla sinistra (presente un grosso guado) per dirigerci verso la terza, e più importante, attrazione della giornata: la bellissima zona archeologica di S. Cristina. Qui, parcheggiate le nostre bike, effettuiamo una visita guidata alla scoperta del celebre omonimo Pozzo Sacro, della chiesetta e del Nuraghe S. Cristina: tutto molto interessante(il Pozzo veramente lascia senza parole).
Dopo la visita di circa 1 ora ed una pausa merenda per riprendere un po' di energie, riprendiamo la strada dalla quale siamo arrivati, riattraversiamo il guado e torniamo indietro per circa 400 metri per prendere un bivio a sinistra e proseguire in senso orario. Dopo un tratto veloce in discesa cementata effettuiamo un altro brevissimo bastone per visitare il ponte nuragico sul Rio Trogos: la presenza del fiume corrente rende il paesaggio molto suggestivo.
Proseguendo incrociamo in successione il Nuraghe Codas km 25 (facilmente raggiungibile a piedi), Nuraghe su Guzzu km 26 (in traccia GPS noi ci siamo arrivati da Sud, lasciando le bici sulla strada e scavalcando con un pò di difficoltà l'angusta vegetazione; si potrebbe provare a raggiungerlo da Nord scendendo dalle Bike alcune centinaia di metri prima) e Nuraghe de Mesu km 27 (attorno a quest'ultimo abbiamo trovato terreno molto paludoso causa piogge abbondanti, quindi non siamo abbiamo potuto visitarlo da vicino: dovrebbe comunque essere facilmente raggiungibile).
I Nuraghi Zoppianu e Su Crabu (da noi non raggiunti) sono ai trovano tra il Nuraghe de Mesu e la loc. San Gemiliano, ma sono collocati in altura: presumiamo che per visitarli sia necessario un tratto di trekking senza bici al seguito. Continuando si trova la località San Gemiliano (km 29), una località campestre dove sono presenti l'omonima chiesetta e Nuraghe. Infine abbiamo visitato lo stupendo complesso nuragico di Santa Barbara (KM 32), ampio e molto ben conservato. Causa orario abbiamo saltato un nuraghe (km 39: avremmo dovuto proseguire dritti per invece che girare a sinistra, e fare un piccolo anello) ed il parco di Zinnuri (bivio a destra al km 40 circa) sito nel tratto finale del percorso)



Note

  • Calcolate bene i tempi: le visite ai siti archeologici vi ruberanno tanto tempo.
  • Possibili campagne acquitrinose impedalabili in periodi di piogge.


FOTO e VIDEO


Immancabile Dybala Mask

Vecchia SS131



Nuraghe Crabia

Passaggio a livello


Tomba dei Giganti


Pozzo Sacro con Special Guest: CharlieB!



Il CcS ammira il Pozzo Sacro


CcS & Pozzo Sacro



CharlieB ascolta attentamente la guida (Nuraghe S.Cristina)




Nuraghe S. Cristina & CharlieB

Ponte Nuragico


CcS alla conquista di Nuraghe su Guzzu



Nuraghe S. Barbara

     

   




sabato 16 marzo 2019

Cala Sisine - CcS 2018









Bellezza
😍😍😍😍😍

Difficoltà
💪💪💪💪

Singletrack
💥💥💥💥

Portage
😅








Data escursione: 15/09/2018


🚲Km: 52,1

↗Dislivello: 1.521 m

⌚Tempo totale: 8h 42m

⌚Tempo in movimento: 4h 35m

🔺Punto più alto: 987m

🔻Punto più basso: 42m

🔄Giro: ad anello.






Traccia ad anello (senso orario)
Punto di partenza: Altopiano del Golgo (Baunei - NU).




Altimetria






👆 Link traccia GPX Wikiloc


Descrizione

Come giro inaugurale del Blog vado a proporre un itinerario che qualsiasi Bikers degno di essere definito tale dovrebbe percorrere almeno una volta nella vita: panorami mozzafiato, sentieri desolati di rocce calcaree, montagne selvagge, mare cristallino... Tutto questo vi troverete ad affrontare durante il giro ad anello che vi descriverò, consapevole che nessuna parola potrà mai rappresentare fedelmente le sensazioni, i colori, i profumi che una tale esperienza offrirà a chi decidere di viverla in prima persona.

Il percorso è adatto per chi ha una buona preparazione fisico-tecnica, doti che faranno la differenza quando, a circa metà giro, si inizierà a pedalare su un sentiero pietroso, che vi obbligherà a spingere sui pedali anche in piano; la discesa finale che condurrà alla spiaggia è piuttosto difficile, molto sconnessa, da percorrere a piedi per chi non è un grande manico. Al rientro infine, dopo aver sostato in spiaggia, la fatica si farà sentire, soprattutto nell'ultimo tratto, quando dovrete affrontare due brevi salite cementate spacca polmoni.

Partito da Sestu (CA) all'alba assieme ai miei fidi scudieri CcS, Simone Sworks Ferru ed Enrico Floris Toro, dopo circa due ore e trenta di auto, siamo giunti al punto di partenza (abbiamo percorso la SS125 fino ad arrivare al piccolo centro abitato di Baunei: sulla strada principale che attraversa il paese non sarà difficile scorgere il cartello che indica il bivio sulla destra per il Golgo: si salirà poi in auto per una decina di km, quasi tutti di asfalto, sino a giungere nei pressi della Chiesa di San Pietro, dove parcheggerete le auto e vi preparerete per l'impresa di giornata).

Il tratto iniziale non prevede grosse difficoltà: attraversiamo la vallata (molto bella) di Bacu Dolcolce dirigendoci verso sud-ovest, costeggiando ed attraversando in alcuni punti un fiume (in questo periodo in secca). Saliamo gradualmente su sterrato per circa 7 km, circondati da una rigogliosa vegetazione ed alberi di alto fusto che ci regalano un po' di ombra. Dopo un ultimo breve strappo nel quale immancabile scatta la volata per il gran premio della montagna, sbuchiamo sulla SS125: finora abbiamo percorso km 6,8 con 200 metri di dislivello; e siamo in località Genna Aramene (590 m sopra il livello del mare con una notevole vista che spazia verso ovest). Dopo alcune foto ed una breve pausa ristoratrice, procediamo verso nord percorrendo la statale per circa 10 km, quasi tutti tendenzialmente di salita, nel corso dei quali attraverseremo i valichi di Genna Cogina, Genna Scalas e Genna Salbene (le pendenze non sono proibitive ma teniamo un ritmo tranquillo: siamo solo all'inizio e, avendo già percorso in passato l'itinerario, sappiamo che ancora tanta fatica ci attende). La strada è molto panoramica e regala vedute molto suggestive (attenzione al traffico: la SS125 è molto battuta dai motociclisti in vena di pieghe da MotoGP...). Poco prima del valico di Genna Salbene, al km 16,5 circa (km 169,6 della SS 125), abbandoniamo l'asfalto per riprendere lo sterrato, deviando sulla destra seguendo le indicazioni per il trekking Margine/Ovile Carta. Da qui in poi sarà molto difficile incrociare qualche essere umano: immancabili invece saranno i greggi di pecore, le capre, le mucche.
Addentrandoci verso l'interno, attraversiamo la zona di pascolo Piano d'Otzio, caratterizzata da enormi prati verdi,  per giungere, dopo un'antipatica breve salita, a Genna Istirzili (km 20 circa; 903 m slm). Proseguiamo in quota per alcuni km ed arriviamo al punto più alto di giornata, dal quale i nostri sguardi possono spaziare quasi a 360 gradi su panorami mozzafiato in direzione della Codula Sisine. Poco dopo iniziamo una divertente discesa (non in single) di circa 3 km con vista sul Golfo di Orosei, che ci conduce sino ad una radura (km 30 circa) nella quale sono presenti alcuni bivi. Approfittiamo della sosta per fare il punto della situazione, riposare i quadricipiti e consumare una banana.  Siamo all'imbocco della carrareccia dei carbonai che conduce a Cala Luna/Cala Sisine: si tratta del tratto più suggestivo dell'itinerario, dove il paesaggio assumerà sembianze lunari. Saremo circondati da decine di migliaia di rocce calcaree bianchissime, che al passaggio delle nostre bike suoneranno le loro inconfondibili note primordiali. Pedalare su questa pietraia metterà a dura prova le vostre gambe anche in pianura. Questi saliscendi tecnici e iperpanoramici, a tratti in single track a tratti un po' più ampi, sapranno appagare la vostra sete di Mountain Bike come non mai!

Quando siamo intorno al km 32, moderiamo l'andatura e prestiamo attenzione per evitare di superare l'imbocco del sentiero per Cala Sisine. Al km 33 circa, lungo un tratto di strada in discesa, prima di un tornante stretto a sinistra, prendiamo un sentiero sassoso in leggera salita deviando a 90 gradi sulla destra. Occhio a non mancarlo: proseguendo dritti la strada condurrebbe a Cala Luna, spiaggia dalla quale però è impossibile rientrare in bici, se non con l'appoggio dei un gommone.
Percorriamo circa 800 metri ed incrociamo l'Ovile Irove Longu: scendiamo dalle bici e con una passeggiata di alcune decine di metri arriviamo su di un Belvedere strepitoso, con vista sul Golfo. Lasciato l'Ovile, l'adrenalina comincia a salire a mille: sappiamo cosa ci attende ora.... Un meraviglioso single in sottobosco, veloce, flow, da orgasmo! Uno dei più belli che la Sardegna possa offrire. Quindi reggisella abbassato, protezioni addosso e giù a cannone come se non ci fosse un domani!! Le nostre urla di felicità riecheggiano nel bosco, accompagnando la nostra discesa.  Dopo un tratto di mulattiera, il single riprende nuovamente in sottobosco, inizialmente ancora veloce e flow, per proseguire poi con sezioni più tecniche, qualcuna esposta, che richiedono maggiore prudenza.
Man mano che proseguiamo nel nostro cammino, in lontananza incominciamo ad intravedere la spiaggia. L'ultimo tratto di discesa è molto tecnico, con una serie di tornanti stretti ed un terreno reso impervio dall'erosione dell'acqua: solo i bikers più esperti riusciranno a percorrerla in sella, e non senza difficoltà. Per gli altri occorrerà sopportare un simil portage in discesa dove però non sarà necessario portare la bici in spalla.
Siamo al km 36 quando finalmente sbuchiamo sulla spiaggia di Cala Sisine. Finalmente potremo goderci il meritato relax. Tempo 3 nanosecondi e siamo già in acqua! Poi, affamati come lupi, consumiamo il nostro pasto (reso un po' difficoltoso dalla presenza di antipatiche vespe, insensibili al nostro bisogno di riposo) commentando i km spettacolari percorsi sino ad ora.

Dopo la pausa (circa un'oretta e mezza) ci attendono circa 15 km e 600 metri di dislivello per tornare al punto di partenza. Nel periodo estivo potrete rifocillarvi e riempire i Camelback nel chioschetto a poche centinaia di metri dalla spiaggia: noi ci concediamo anche un Cornetto Algida, birre, coca e patatine: perché il Bikers CcS è prima di tutto un gran goloso!
La prima parte dell'itinerario di rientro è abbastanza semplice: tranne il primo pezzo di circa 3 km (non battuto dalle auto e dove si pedala sui massi un po' smossi), poi la strada diventa uno sterrato largo in saliscendi, che ci permette di godere del paesaggio dentro la Codula Sisine: un meraviglioso canyon, con notevoli pareti  verticali,  scavate dalle acque nel corso dei millenni. Al nostro fianco il letto del fiume in secca (nel periodo delle piogge probabilmente sarebbe proibitivo percorrere questa strada).
Gli ultimi km saranno i più tosti: intorno al km 45 troviamo due tratti cementati brevi ma durissimi, il secondo più lungo del primo, in cima ai quali siamo costretti a prendere fiato. Dopo la strada si fa più dolce, seppur sempre in salita: le fatiche insomma non saranno terminate: la sensazione a questo punto è che il giro stia diventando interminabile (stiamo superando i 50 km...). Facendo ricorso alle ultime residue energie, non molliamo... I Bikers non mollano mai... E finalmente ecco le auto! E pure gli immancabili asinelli che accolgono il nostro arrivo... Stanchi si, ma con un enorme senso di conquista dentro di noi!

NOTE
  • Periodo consigliato: mesi di aprile, maggio, inizio giugno, settembre; evitare i mesi più caldi e i periodi di forti piogge/invernali (potreste trovare impraticabili alcuni guadi).
  • Portatevi dietro una buona scorta d'acqua (almeno 2.5/3 litri) oltre che cibo sufficiente per tutta la giornata, soprattutto se nel periodo in cui il chiosco della spiaggia di Cala Sisine non è ancora operativo.
  • Consiglio visita alla Voragine di Su Sterru, poco distante dal punto di partenza del giro (troverete facilmente le indicazioni sul posto) e la Maschera di Pietra (si trova nei pressi dell'agriturismo "Il Rifugio", poco distante dalla voragine).
  • Portatevi dietro kit riparazione gomme e nastro americano: le rocce calcaree potrebbero riservare brutte sorprese.



Foto&Video


CcSMask sulla SS 125

Galleria sulla SS125: le nostre amate Bike

Pascolo Piano d'Otzio
Quando la fatica ancora non si sentiva...




Ovile Irove Longu
Anche la mia Bike desidera una foto


Stiamo arrivandoooooooooooo


Il meritato bagno nelle acque cristalline di Cala Sisine

Tratto finale della discesa verso Cala Sisine: il CcS c'é!
Selfie su piscina naturale...


Spiaggia



Gli immancabili asinelli ci accolgono al nostro rientro...





Indicazione per raggiungere la celebre voragine poco distante dal punto di partenza.

Simpatiche compagnie nell'Altopiano del Golgo

I 3 intrepidi avventurieri CcS


La Maschera di Pietra (presso l'agriturismo IL RIFUGIO)





Sentiero su rocce calcaree: spettacolare.




Single track  





Paesaggio Lunare sino al Ovile Irove Longu




Rientro da Codula Sisine



















Archeotour - CcS 2018

Bellezza 😍😍😍 Difficoltà 💪💪 Singletrack ✖ Portage ❌ Data escursione: 28/12/2018 🚲Km: 43,49 ↗...